Conosciamo insieme la vita di questa eccentrica ereditiera attraverso il suo piatto preferito
Ci si domanda spesso cosa sia l’amore, che caratteristiche debba avere per essere considerato tale e sopratutto, per i più “scettici” se esista per davvero. Io dopo aver visto questo bellissimo film, ho avuto la conferma di ciò in cui ho sempre creduto.
FLORENCE e’ un biopic riuscitissimo uscito nelle sale nel 2016, per la regia di Stephen Frears e una magistrale Meryl Streep, sulla vita di questa eccentrica ereditiera, con una vera passione per l’insalata di patate, tanto da riuscire a riempiere con essa una vasca da bagno intera pur di non rimanerne senza
Un personaggio realmente esistito che ha calcato le scene dei rotocalchi e della mondanità newyorkese negli anni ‘30 , ‘40 e ‘50 del secolo scorso. Da ragazza, ostacolata dal padre, non riuscì a coronare il suo sogno di diventare una cantante lirica, e scelse quindi di sposarsi a 18 anni con un medico che, come regalo la prima notte di nozze, le fa contrarre la sifilide. Del marito si persero subito le tracce e lei andò avanti guadagnandosi da vivere come insegnante di pianoforte, fino a quando, alla morte del padre, di lì a pochi anni, eredito’ tutta la fortuna che costui le aveva negato.
Il suo destino cominciò a prendere una piega diversa e positiva, (quello che gli inglesi chiamano un twist of faith) grazie anche all’incontro con un attore inglese, St Clair Bayfield, interpretato da Hugh Grant, bravino ma che non sarebbe mai diventato grande, che inizia a prendersi cura di lei e ad appoggiarla nel suo sogno mai abbandonato.
St Clair ha un ruolo importantissimo nella sua vita perché la protegge e sostiene durante le sue esibizioni volte ad un pubblico selezionatissimo che non l’avrebbe mai derisa poiché la sifilide le aveva creato danni muscolari che le impedivano di sostenere le estensioni vocali necessarie per eseguire le sue arie preferite, inoltre la malattia le aveva tolto anche la percezione di accorgersene.
Nonostante la sifilide non desse un’aspettativa di vita lunga, lei vivrà per molti anni, grazie all’amore incondizionato di St Clair , un amore che trascende dalla fisicità ma che è cura, stima, affetto e dedizione perché nella vita non possiamo niente da soli ma tutto ciò che ci succede e che facciamo è il risultato di ingranaggi misteriosi che si mettono in moto alle volte con effetti negativi e alle volte positivi a seconda di chi incontriamo sul nostro cammino.
Cenni storici sull’insalata di patate
Sembra siano stati gli spagnoli di ritorno dal nuovo mondo nel sedicesimo secolo, introducendo questo ortaggio in Europa, a dare origine all’insalata di patate. Inizialmente queste venivano cotte nel vino o in un mix di aceto e spezie. Successivamente, con l’arrivo dei migranti tedeschi in America, si incominciano a vedere le prime versioni di insalata, che veniva consumata calda, con l’aggiunta di bacon, cipolle e mostarda tanto da essere chiamata “insalata di patate alla tedesca”.
Nel 1905 Richard Hellmann cominciò a vendere nella sua bottega la maionese preparata in casa dalla moglie. Il successo di questo condimento fu tale che nel 1912 chiuse la bottega iniziandone la produzione industriale, chiamandola “Hellmann’s Blue Ribbon Mayonaise”. Da quel momento in poi, l’insalata di patate iniziò ad essere condita con questa salsa. Negli anni la ricetta sarà personalizzata da ogni famiglia americana tanto da diventare un “must have” dei BBQ conoscendo il massimo della popolarità negli anni ’50 e ’60.
Procedimento
Pulire e cuocere le patate come d’abitudine, una volta raffreddate, tagliarle a cubotti. Bollire per pochi minuti i würstel, farli raffreddare e tagliarli a rondelle. Pulire e tagliare a rondelle i cipollotti, e fare lo stesso con i cetriolini. In una ciotola capiente versare sul fondo la maionese, aggiungere paprica, senape, il sale, il pepe e il liquido di conserva dei cetriolini. Mescolare bene aggiungendo gli altri ingredienti e refrigerare per un’ora. Prima di servire, decorare con l’erba cipollina.
