La mia esperienza

La Salsera Ristorante Pizzeria è stata una completa scoperta, non conoscevo la loro cucina, ne la storia del locale, ne qualcuno del personale e neanche i titolari. Fui invitato proprio da loro, esattamente da Pietro e Rosaria, cosi decisi di andarci a pranzo.

Un locale a conduzione familiare, Pietro è il giovane rampollo che sta in sala e accoglie i clienti, Rosaria da una mano come gestione esterna insieme al padre, in cucina troviamo la “boss” ovvero mamma Silvana insieme allo chef Luca Greco di grande esperienza.

Il tocco dell’estro da Chef unito all’esperienza della tradizione e della professionalità di mamma Silvana, mi piace.

Ambiente

Il locale ha una capienza di 70 coperti circa, non molto grande ma ben distribuito e organizzato, con vetrine aperte che danno l’idea di un open space con l’esterno. La pizzeria, che è operativa solo di sera, è a vista, con un bellissimo forno a legna del maestro Domenico Cirigliano, mentre la cucina ha uno spazio a se, chiuso.

Noto con immenso piacere che è un locale completamente “plastic free“, dalle posate, ai bicchieri fino alle bibite come acqua, birre, Coca Cola servite nelle bottiglie di vetro.

Lavorano su un menù fisso di pochissimi piatti e naturalmente molti “fuori menù” cosi da lavorare su prodotti sempre freschi.

Qualità cibo

Per gli amanti della birra vi dico che alla Salsera troverete Stella Artois, Frenzskainer, Leffe e la linea Norbertus, ma vi anticipo che essendo ora di pranzo e mi aspettava ancora una giornata intera fuori, ho preso solo acqua, ahimè!

Mamma Silvana e chef Greco ci tenevano a farmi assaggiare il trittico di primi piatti, precisando che due pietanze son fatte con pasta fresca preparata la mattina stessa.

Come prima portata arrivano dei fantastici gnocchi di patate con gorgonzola e noci, un piatto nordico ma il sapore degli gnocchi mi ha riportato indietro nel tempo, ho assaporato la cucina di mia nonna, il classico gnocco di patate silane inconfondibile. Nel complesso l’equilibro dei sapori tra gorgonzola e noci è perfetto, un mix che mi piace davvero tanto.

Noto che il personale è molto gentile e controlla che sul tavolo non manchi nulla, dai tovaglioli alle posate pulire, ottimo.

La seconda portata sono degli scialatielli con crema di zucchine e granella di pistacchi, un piatto che potrei definire vegano. La consistenza dello scialatiello era perfetto, cottura eccellente, il sapore del pistacchio ha salvato il piatto perché purtroppo la crema di zucchine era un po insapore, ma c’è da dire che poco prima avevo assaggiato lo gnocco che al contrario era molto carico di sapori. Prenderei lo scialatiello la prossima volta? Non saprei.

Terza e ultima portata sono le crepes al ragù con semi di chia, noto con piacere che anche le crepes sono fatte a mano, fresche di giornata, molto buono anche il sapore del ragù non molto grasso, quindi cotto alla perfezione da sentire il sapore della passata e della carne. L’aggiunta dei semi di chia non so se servivano per abbellire il piatto o se avessero uno scopo specifico a dire la verità. Piatto che promuovo nel complesso.

Cosa mi è piaciuto di più

La gentilezza del personale e l’attenzione verso il cliente fa sempre la differenza, anche quando la sala si è riempita i camerieri hanno fatto la differenza tenendo tutto sotto controllo.

Per quanto riguarda il trittico di pasta ho preferito gli gnocchi con gorgonzola e noci, sapore deciso come piace a me ma la pasta degli gnocchi ha fatto la differenza, sensazionale. Sono molto curioso di provare i secondi piatti e la pizza, ma su quest’ultima essendo “figli e parenti d’arte” so che andrei a botta sicura.

Il locale è adatto anche per vegani, vegetariani e celiaci, addirittura ci sono proprio la pasta, le birre e le pizze gluten-free.

Consigli

Stranamente non darò consigli sul cibo o sulle bevande ma sugli esterni, le vetrine sembrano un po anonime, basterebbe fare un gioco di luci con l’insegna ma per fortuna c’è la segnaletica sulla strada principale.